Cristo che appare alla Maddalena in veste di giardiniere

di Guerrino Lovato

Scultura in bronzo di Albert Gaston Guilloux (Rouen 1871 – Paris 1952) raffigurante Cristo che appare alla Maddalena in veste di ortolano [Figura 1, nota 1].

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Figura 1. Albert Gaston Guilloux, Cristo che appare alla Maddalena in veste di ortolano, 1936, bronzo, altezza cm. 27 su base in marmo.

Il Cristo nel ” Noli me tangere”, dissuade con la mano la Maddalena che, incredula della sua Resurrezione lo vorrebbe toccare, lei fu la prima a vederlo dopo la morte in croce (nota 2). Nella scultura di Guilloux, Cristo è vestito in una larga tunica appoggiato alla zappa da giardiniere come si era camuffato, ma con la mano aperta invita la Maddalena, se non a toccarlo, almeno a seguirlo. Maria Maddalena è una ex prostituta che dopo la conversione si ritira in Provenza, in una grotta eremitica in penitenza dove morirà; il corpo verrà, per alcuni, portato in cielo dagli angeli. Importante è il suo culto in Francia specialmente dopo la Restaurazione fino alla metà del Novecento.
La base della scultura, sulla fronte, riporta una dedica: LES SINDACATS PROFESSIONELS FEMMININS A M.ELLE MATHIAS 1903- 1936 [Figura 2].

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Figura 2. Particolare della base della scultura.

Questa statuetta omaggia Augustine Mathias (Lione 1882-1950), sindacalista della Confédération Française des Travailleurs Chrétiens (CFTC) e fondatrice di alcuni sindacati professionali femminili, per i suoi 33 anni di attività, non a caso numero cristologico (nota 3).
Sempre sulla base, ma sul fianco, si legge la firma dell’autore ALBERT GUILLOUX sclp e la scritta A. MONTAGNIER edit [Figura 3].

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Figura 3. Altro particolare della base della scultura.

Si tratta di Antoine Montagnier, orefice e fonditore in bronzo, titolare di una ditta che aveva sede a Parigi in rue Granelle n. 24, erede della maison Trioullier fondata nel 1885 e da lui diretta dal 1912, specializzata nella produzione di oggetti per l’arredo ecclesiastico (nota 4). Il termine “edit” è da intendersi come “produttore”, ossia chi ha curato l’edizione della scultura; questa dedicata è quasi certamente un pezzo unico, ma è possibile ne esistano altri esemplari
Lo scultore Guilloux evidenzia il suo lavoro da professionista con la sapienza del mestiere che diventa arte. Egli pone la scultura ancora non finita su più basi a partire dai due travetti di sollevamento e lascia sull’ opera il martello e lo scalpello del suo mestiere, benedetti dalla mano di Cristo. È una rara composizione che include, come in una fotografia, l’opera, l’atelier e gli attrezzi a indicare come la professione dello scultore rendono santo chi la pratica.

NOTE

[1] Alcune notizie sullo scultore e pittore Albert Gaston Guilloux (Rouen 1871 – Paris 1952) si possono reperire alla voce in Wikipedia [Vedi].

[2] L’episodio è riportato nel Vangelo di Giovanni (Giov. 20, 11.18).

[3] Per maggiori informazioni si rimanda alla voce nel Dizionario Biografico del Movimento Operaio [Vedi].

[4] Notizie tratte prevalentemente da un sito che inventaria il patrimonio culturale della Regione dell’Ile-de-France [Vedi].


L’autore ringrazia Marco Siviero e Yves Monnot per la collaborazione
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Aprile 2025

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