Cassettone lombardo del tipo pel de rava a Barcellona

della Redazione di Antiqua

Non si sa come, ma Antiqua è seguita anche all’estero e non è infrequente ricevere la segnalazione di mobili italiani sui quali vengono richieste informazioni.
Uno dei casi più curiosi è quello di un cassettone lombardo, databile al secondo quarto del XVIII secolo, di proprietà di un visitatore che scrive da Barcellona [Figura 1].

cassettone-pel-de-rava-lombardia-xviii-secolo

Figura 1. Cassettone, Lombardia, terzo quarto del XVIII secolo, collezione privata.

Si tratta di un mobile che rientra in una tipologia nota come “pel de rava” (pelle di rapa), cosiddetta per il disegno “sfilacciato” del contorno in legno chiaro che delimita il nastro mistilineo al centro della fronte (nota 1).
Il cassettone è stato acquistato sul mercato da un privato, non particolarmente esperto, che se ne è invaghito. Come dargli torto, visto che questi mobili esprimono forse uno dei più alti livelli di qualità raggiunti dall’ebanisteria lombarda e non solo.
Peccato però che il cassettone presenti un’anomalia: il piano è stato arricchito con un nastro che richiama, nell’andamento sinuoso, quello originale che decora la fronte, ma presenta al suo interno dei tralci vegetali totalmente incongrui [Figura 1bis].

cassettone-pel-de-rava-lombardia-xviii-secolo

Figura 1bis. Particolare del piano del cassettone di Figura 1.

Il proprietario era già stato messo sull’avviso da un restauratore che l’intarsio sul piano era apocrifo e non pertinente, ma, prima di sottoporre il mobile a qualsiasi intervento di restauro, ha richiesto il nostro parere.
Da una prima analisi, il mobile sembra effettivamente autentico, sebbene arricchito da un intarsio eseguito quasi certamente in Spagna attorno alla metà dell’Ottocento.
Lo stesso gusto è infatti riscontrabile nello stile cosiddetto “isabellino” dal nome di Isabella II di Spagna che regnò dal 1833 al 1868 [Figura 2, nota 2].

cassettone-intarsiato-spagna-1850-circa

Figura 2. Cassettone intarsiato, Spagna, 1850 circa, mercato antiquario.

Pensiamo che l’intervento sul piano del cassettone di Figura 1 non sia stato determinato dalla necessità di mascherare una bruciatura o altro; crediamo invece che quel mobile, chissà come giunto in Spagna, fosse stato destinato a un ambiente dove c’erano altri mobili dell’Ottocento con quello stesso genere di intarsio e che si fosse voluto uniformarlo allo stile. È solo un’ipotesi.
Che fare ora?
Il consiglio è di non toccare il piano. Un buon restauro comporterebbe la rimozione dell’intera impiallacciatura e la sua sostituzione con radica di noce (possibilmente d’epoca) e risulterebbe molto costoso. L’integrazione ottocentesca è comunque una testimonianza della storia del mobile.

NOTE

[1] Sull’argomento si rimanda agli articoli Mobili “pel de rava” (dicembre 2014) [Leggi] e Mobili “pel de rava”: addenda al catalogo (marzo 2018) [Leggi].

[2] Questo tipo di intarsio, caratterizzato da disegni chiari su fondo scuro si afferma anche in Italia dopo il 1830 ed è mutuato (a colori invertiti) dallo stile Carlo X. La particolare declinazione che si afferma nella mobilia spagnola (vedi ancora Figura 2) viene recepita soprattutto in Italia meridionale, dove vengono adottate anche forme di mobili molto simili, al punto che è spesso difficile distinguere visivamente un cassettone, ad esempio, siciliano da uno iberico.

Febbraio 2023
© Riproduzione riservata