Le ricerche di Maria Giustina Grassi sugli artefici del legno mantovani

della Redazione di Antiqua

Maria Giustina Grassi (1929-2016) è stata una storica dell’arte che si è dedicata con particolare passione allo studio degli arredi lignei nel Mantovano.
Ricordiamo, tra tutti, il saggio contenuto nel catalogo della mostra Tesori d’arte nella terra dei Gonzaga (Mondadori Electa, Milano 1974).
A seguito dei contatti intervenuti dopo la pubblicazione del volume Tutti nobilmente lavorati (nota 1), è pervenuta nel 2010 agli autori una serie di documenti dattiloscritti di cui si vuol fornire qui una rassegna.
Documento 1
Dattiloscritto di 82 pagine intitolato Appunti sull’arte del legno a Mantova e nel Mantovano di Maria Giustina Grassi, Mantova 1970-1974 [Figura 1]

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Figura 1. Frontespizio del documento dattiloscritto Appunti sull’arte del legno a Mantova e nel Mantovano di Maria Giustina Grassi.

Sul frontespizio: “Questo dattiloscritto verrà a suo tempo consegnato in copia all’Archivio di Stato e all’Archivio Diocesano; copia da passare al Prof. Biondelli; In origine erano stati scritti a mano, secolo per secolo (quaderno A, autori; B, opere, poi riuniti). Ordinati per quanto possibile a Sarginesco nel 2009!!  (non ho messo a posto i numeri delle note e mi scuso) (nota 2); altre notizie alla nota 1 (nota 3); Logicamente, in certi punti vanno aggiornati in base alle ultime pubblicazioni mie e di altri”.
Il fascicolo è legato da una fascetta manoscritta: “Maria Giustina Grassi, Appunti sull’arte del legno a Mantova e nel Mantovano, 1970-1974; (interrotti a fine ‘700 per motivi di forza maggiore); Dare al prof. Biondelli”.
Documento 2
Dattiloscritto di 10 pagine intitolato Appunti vecchi e recenti sui cori gemelli intagliati di santa Barbara a Mantova e di San Tommaso Apostolo a Bondeno di Gonzaga di Maria Giustina Grassi.
Sul frontespizio: “maggio 2010 – consegnato a <<La Reggia>> – a seguito dell’articolo su Federico Piazzalonga (nota 4).
Documento 2bis
Riproduzione della scheda di Eleonora Frattarolo relativa al gruppo scultoreo Angelo annunciante e Vergine Annunciata di Lorenzo Haili [Figura 2, nota 5] corredata di diversi appunti manoscritti della Grassi.

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Figura 1. Lorenzo Haili, Annunciazione, 1680-90, legno di noce, altezza cm. 173, Parma, Galleria Nazionale, inv. 1551.52, proveniente dalla chiesa di santa Maria Maddalena, annessa al convento dei Cappuccini a Parma.

I documenti 2 e 2 bis sono legati da una fascetta manoscritta: “Notizie Haili, febbr. 2010, dare al prof. Biondelli”.
Documento 3
Dattiloscritto di 53 pagine intitolato L’arte dei Marangoni a Mantova di Maria Giustina Grassi, 1970-1974.
Sul frontespizio: “Questo dattiloscritto verrà a suo tempo consegnato in copia all’Archivio di Stato e all’Archivio Diocesano; questo lavoro è dedicato a mio nonno materno, Francesco Smali, intagliatore, intarsiatore e mobiliere (Belluno, 1853-1920) e ai suoi colleghi, maestri della Sezione Arte del legno dell’Istituto d’Arte di Mantova, Paolino Agosti, Arturo Ganzerli e Franco Righi. Così gli altri miei studi e articoli sull’argomento”.
Il fascicolo è legato da una fascetta manoscritta: “Per il Prof. Biondelli; Maria Giustina Grassi, L’arte dei Marangoni a Mantova (1970-1974); copia in carta carbone del dattiloscritto (in ristrutturazione); NB. Le notizie sono logicamente datate e vanno prese con le dovute cautele”.
Si tratta del documento citato alla fine della nota 3 che si deve ritenere inedito. Vedi Appendice.

NOTE

[1] Andrea Bardelli-Arturo Biondelli, Tutti nobilmente lavorati, Castel Goffredo (Mn) 2008.

[2] Sarginesco, frazione del comune di Castellucchio (Mn).

[3] Riportiamo integralmente la nota 1 a p. 39 del dattiloscritto in questione:
Questo studio costituisce la stesura di base dalla quale sono stati tratti i brevi appunti sul mobile e l’intaglio che servirono ad inquadrare le schede delle opere presentate alla mostra Tesori d’arte nella terra dei Gonzaga, tenutasi nel Palazzo Ducale di Mantova nel 1974; come pure l’articolo Gli arredi lignei e l’intaglio negli edifici religiosi di Mantova e del Mantovano, <<Arte Lombarda>>. n.s., 42-43, 1975, pp. 97-112. In parallelo ne è stato steso un secondo, dal titolo: L’arte dei Marangoni a Mantova, più strettamente legato alla relativa documentazione d’archivio, rimasto anch’esso dattiloscritto [si tratta del documento identificato al numero 3].

[4] La Reggia è il periodico della Società per il Palazzo Ducale di Mantova. Federico Piazzalonga è un intagliatore a cui era stato erroneamente attribuito nell’Ottocento il coro della chiesa di san Domenico a Mantova, smembrato nel 1800 e ricomposto parte nella chiesa di santa Barbara, sempre a Mantova, e parte in quella di San Tommaso a Bondeno, frazione del comune di Gonzaga (Mn), poi attribuito su base documentale all’intagliatore trentino Lorenzo Haili e allievi (1690).
Attivando il seguente link: https://www.societapalazzoducalemantova.com/la-reggia/, si accede a tutti i numeri de La Reggia di cui è possibile scaricare il pdf; procedendo a ritroso si trovano l’articolo su Federico Piazzalonga (La Reggia n. 71, 1/2010), quello sui cori in Santa Barbara a Mantova e San Tommaso a Bondeno (La Reggia 73, 3/2010), oltre all’articolo di M. G. Grassi intitolato La Discesa dello Spirito Santo e la Madonna con il Bambino e Sant’Egidio, in S. Egidio a Mantova (La Reggia 80 n. 2/2012). Consultando periodicamente la pagina si potranno trovare i pdf delle edizioni che si stanno indicizzando e man mano rendendo disponibili.

[5] La scheda è stata pubblicata nel catalogo Galleria Nazionale di Parma, catalogo delle opere. Il Seicento a cura di Lucia Fornari Schianchi, Franco Maria Ricci (per la Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza), Parma 1999 [Leggi].

Appendice
Elenco in ordine alfabetico degli artefici citati nel dattiloscritto inedito L’arte dei Marangoni a Mantova di Maria Giustina Grassi.
Oltre agli artefici del legno (intagliatori, marangoni e doratori) sono stati inseriti anche decoratori, architetti, marmisti, ecc.

Allnover Rodolfo, mercante di stoffe (XVIII secolo), p. 35
Amari Giovanni Battista, intagliatore (XVIII secolo), p. 19
Amici Giovanni Battista, mercante di stoffe (XVIII secolo), p. 34
Alessi Anselmo, doratore (XVIII secolo), p. 35, 36, 40
Bardolino Ermolao, consigliere marchionale (XV secolo), p. 5
Benedini Santo, Massaro (XVIII secolo), p. 16
Bernoldi Giuseppe, massaro (XVIII secolo), p. 23, 42
Bianchi Vincenzo, ricamatore (XVIII secolo), p. 42
Bolognini Giuseppe, orefice (XVIII secolo), p. 30, 47
Bombastone Francesco, marmista bresciano (XVIII secolo), p. 43
Bombastoni Antonio, marmista bresciano (XVIII secolo), p. 43
Bombastoni Gaudenzio, marmista bresciano (XVIII secolo), p. 43
Borsotti Giovanni Maria, impresario edile svizzero (XVIII secolo), p. 41
Braghetti Francesco, marangone (XVIII secolo), p. 16
Cattani, massaro (XV secolo) p. 2
Chiavelli Giuseppe, nel 1774 esegue un sigillo in ottone (XVIII secolo), p. 20
Conti Francesco, massaro (XVIII secolo), p. 9
Duschi Giovanni Battista (XVIII secolo), p. 17 (appunto ms)
Duschi Guglielmo, intagliatore (XVIII secolo), p. 34
Ferretti Antonio, marmista bresciano (XVIII secolo), p. 43
Fini Giacomo, intagliatore (XVIII secolo), p. 34
Furli Pietro, massaro (XVIII secolo), p. 30
Galafassi Giovan, intagliatore (XVII-XVIII secolo), p. 35
Galli Bibiena Antonio, architetto (XVIII secolo), p. 41
Galvani Francesco, fabbro (XVIII secolo), p. 47
Giusti Antonio, (doratore) decoratore (XVIII secolo), p. 47
Gollini Francesco, fabbro (XVIII secolo), p. 47
Guidotti Stefano, canonico (XV secolo), p. 5
Guindani Nicolò, fabbro (XVIII secolo), p. 47
Guindani Vitalian, marangone e massaro (XVIII secolo), p. 9, 19
Lanzolotti Francesco, marangone bresciano (XVIII secolo), p. 46
Majoli Pietro, intagliatore (XVII-XVIII secolo), p. 36
Majoli Giovanni Battista, intagliatore (XVIII secolo), p. 36
Mabrini Giuseppe, scultore (XVIII secolo), p. 40
Mancini Dionigio, pittore (XVIII secolo), p. 36, 42
Mazzoni Luigi, marangone (XVIII secolo), p. 20
Mesorini Giovanni Battista, massaro (XVIII secolo), p. 9, 32, 39, 40
Mola (de la) Paola, intarsiatore (XV secolo) p. 1, 2, 14,20
Moscatelli Battaglia Doricilio, architetto (XVIII secolo), p. 34
Oldoino Antonio, consigliere marchionale (XV secolo) p. 5
Piazzalonga Federico, intagliatore (XVIII secolo), p. 34
Pinchetti Domenico, marmista (XVIII secolo), p. 42
Ravizza Camillo, massaro (XVII secolo) p. 4, 5, 14
Rufini Pietro, doratore e decoratore (XVIII secolo), p. 47
Scansani Pietro, marangone (XVIII secolo), p. 16
Thevenin Nicola, marangone francese (XVIII secolo), p. 11, 45
Tivani Giuseppe, scultore (XVIII secolo), p. 17
Troncavini Gaspare, intagliatore (XVIII secolo), p. 17, 34 (nota ms), 36, 44, 45, 46, 50
Ventura, garzone marangone (XVIII secolo), p. 16

Si ringrazia sentitamente il dottor Alessandro Colombo direttore responsabile del periodico La Reggia.

Febbraio 2022

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