Guerrino Lovato, Fanti e Santi. Affreschi sacri e profani al Monte di Pietà, Fondazione Monte di Pietà di Vicenza, Vicenza 2023.
All’interno del palazzo del Monte di Pietà di Vicenza si trova la sala capitolare dove, un tempo, la corporazione (fraglia) dei merciai teneva le sue riunioni e trattava gli affari.
I soffitti e le pareti sono stati affrescati in tempi diversi, tra Cinque e Seicento, da Alessandro Maganza, Giulio Carpioni e forse del meno noto Eliodoro Forbicini.
Di particolare interesse sono i proprio i tre soffitti, uno per ciascuna delle tre navate in cui la stanza è suddivisa da colonne.
La navata centrale reca un medaglione ovale con il martirio di san Dionigi che si svolge davanti alla statua di Mercurio che, ironia della sorte, sarà sostituito proprio da Dionigi nel ruolo di protettore dei merciai; ai lati, gli evangelisti Matteo e Luca e le allegorie di Prudenza e Temperanza. Le navate laterali seguono pressoché lo stesso schema: quella di destra con un’altra scena della vita di san Dionigi, gli altri due evangelisti, Fortezza e Giustizia; quella di sinistra, ancora san Dionigi, due scene bibliche raffiguranti Davide e Mosè, rispettivamente, la Pace e la Prosperità.
Ciò che maggiormente colpisce è la presenza di ventiquattro grottesche che intercalano le scene principali, popolate di essere umani e animali fantastici e, soprattutto, da una trentina di personaggi della Commedia dell’Arte. Con riguardo a questi ultimi, il primo affresco che li vede protagonisti è stato eseguito attorno al 1575 dal padovano Alessandro Scalzi nel castello di Trausnitz in Baviera, ma questo di Vicenza è il ciclo di maschere più antico e meglio conservato in Italia.
Guerrino Lovato ci accompagna alla scoperta di ciascuna scena che viene svelata con l’acume consueto.
Il libro di 140 pagine non è in commercio e lo si può trovare presso la Fondazione Monte di Pietà di Vicenza in occasione dei vari eventi da questa promossi.
Per informazioni: info@fondazionemontedipietadivicenza.it