Ostaus, Paganino, Vavassore, Vinciolo. Disegni per merletti e ricami. Libri di modelli del XVI secolo, a cura di Bianca Rosa Bellomo), 464 pagine formato 24 x 14, Nuova S1, Bologna 2008, euro 30,00.

Nell’ottobre 2019 pubblicavamo a cura della nostra Redazione l’articolo Giovanni Ostaus precursore nell’arte grafica, facendo riferimento alla riproduzione in fac-simile curata da Elisa Ricci nel 1909 [Leggi].
Come scritto nell’articolo, l’interesse vero l’opera di Ostaus “non si riduce al mondo del ricamo, ma si allarga al campo delle arti grafiche intese come modello per le arti decorative in genere”.
Nel 2008, l’editore bolognese Nuova S1 aveva editato, a cura di Bianca Rosa Bellomo, una raccolta di tutti i “modellari” già pubblicati da Elisa Ricci tra il 1909 e 1l 1910. Essi sono:
-Federico Vinciolo, I singolari e nuovi disegni per lavori di biancheria (1587),
-Giovanni Ostaus, La vera perfectione del disegno per punti e ricamo (post 1556),
-Alex Paganino, Il Burato: libro de Ricami (1530 circa),
-Giovanandrea Vavassore, Opera nuova universale intitolata Corona di Ricami (1546),
-Giovanandrea Vavassore, Esemplario di lavori: che insegna alle donne il modo e l’ordine di lavorare (1530).
Segnaliamo e recensiamo, seppur tardivamente, questa raccolta perché ciascuno dei volumetti riveste grande interesse, sia come documento di un’arte “misconosciuta” come quella del merletto e del ricamo, sia per gli influssi esercitati sulle altre arti cosiddette “minori”.
Nell’articolo L’arte e la casa. Per l’arte industriale: libri di modelli, pubblicato su Rassegna d’Arte Antica e Moderna del settembre-ottobre 1920 (anch’esso riprodotto nel volume insieme all’articolo Arte Applicata: Gli antichi libretti di modelli in Italia, Emporium febbraio 1911), Elisa Ricci, riprendendo testualmente ciò che scriveva a metà Cinquecento Lodovico Dolce nel suo Dialogo della Pittura, dice che dai disegni dei pittori “hanno origine e forma tutte le arti manuali” perché ad essi ricorrono “architetti, muratori, intagliatori, orefici, ricamatori, legnaiuoli e insino i fabbri …”.
È sorprendente riconoscere alcuni dei modelli destinati in primo luogo ai ricamatori, riprodotti negli intrecci in ferro battuto delle cancellate, nei decori damaschinati impressi sulle armi e, per quanto ci riguarda più da vicino, negli intarsi floreali che ornano, ad esempio, alcuni canterani tra XVII e XVIII secolo. È vero che questi libri di modelli erano destinati a circolare, tuttavia, in qualche caso, si può trovare una corrispondenza tra luogo di pubblicazione e diffusione di una certa decorazione in quello stesso ambito.

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Presso lo stesso editore, in tempi più recenti e sempre a cura di Bianca Rosa Bellomo, è stata pubblicata la riproduzione in fac-simile del Libro dei Lavorieri di “A. Passerotti” che completa la serie. Si discute chi sia il Passerotti autore di questo libretto di modelli. La Bellomo sostiene, secondo noi a ragion veduta, che si tratti di Arcangelo e non di Aurelio come è stato sempre sostenuto.

A. Passarotti, Libro di Lavorieri (riproduzione dell’esemplare conservato nella Biblioteca Aurelio Saffi di Forlì), a cura di Rosa Bianca Bellomo, Nuova S1, Bologna 2016.

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