Intorno alla Bolla di Fondazione della Collegiata di Castiglione Olona

di Laura Marazzi

Sono trascorsi quasi seicento anni dalla bolla con la quale papa Martino V concesse al cardinale Branda Castiglioni di istituire la Collegiata di Castiglione Olona (Va): il documento, datato 7 gennaio 1422, segnò l’inizio di un cammino che, in poco più di tre anni, portò alla consacrazione della chiesa, avvenuta il 25 marzo 1425.

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Il Complesso della Collegiata e il borgo di Castiglione Olona (foto di Franco Canziani).

Per festeggiare il Sesto Centenario, nel 2022 prenderà avvio un articolato programma culturale che, fino al 2025, celebrerà la nascita della Collegiata, fulcro della trasformazione del borgo medievale di Castiglione Olona quale prima città ideale del Rinascimento.
Nel percorso verso l’importante anniversario assume un ruolo vitale la ricerca intorno ai primi snodi della storia del complesso monumentale che, negli anni Trenta del XV secolo, accolse gli affreschi dei toscani Masolino da Panicale, Paolo Schiavo, Lorenzo di Pietro detto il Vecchietta.

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Masolino da Panicale, San Gregorio Magno (nel suo volto è adombrato il ritratto di papa Martino V), 1435, Battistero di Castiglione Olona (foto Franco Canziani).

Se è stata naturale l’intenzione di studiare innanzitutto il documento fondativo della Collegiata, più difficile è stato mettere in atto tale desiderio: la bolla risulta irreperibile. L’ipotesi condivisa è che essa andò distrutta nell’incendio che nel 1780 interessò l’antica sagrestia, dove erano custoditi il tesoro e l’archivio.
Il testo della bolla è tuttavia ben noto. Fonte preziosa è Matteo Castiglioni che nel 1596 lo pubblicò nel suo libro De origine, rebus gestis, ac privilegiis Gentis Castilionea (nota 1).

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Matteo Castiglioni, De origine, rebus gestis, ac privilegiis Gentis Castilionea, 1596, Varese, Biblioteca Civica.

Nella bolla si evidenziava la decadenza del luogo su cui sarebbe sorta la Collegiata, in sostituzione della precedente chiesa parrocchiale, dedicata a san Lorenzo, che “era così rovinata nel suo edificio e nelle abitazioni che nessun Rettore vi poteva risiedere né attendere ai divini offici” (nota 2)
Ecco quindi il permesso di costruirla “de novo”, affidandola alla famiglia Castiglioni. Le sostanze per realizzare l’impresa furono in parte trovate subordinando alla nuova parrocchiale cinque cappelle, che allora non erano curate, e assegnando alla Collegiata i loro redditi.
Per verificare la correttezza della trascrizione di Matteo Castiglioni, il Museo della Collegiata si è posto sulle tracce della copia dell’atto depositata nell’apposito registro presso l’Archivio Apostolico Vaticano.
Un primo contatto ha sortito la risposta che la bolla era in uno dei Registri Lateranensi di Martino V, introvabile perché probabilmente perso in seguito al trasferimento dell’Archivio Vaticano a Parigi durante il periodo napoleonico.
La consultazione dell’Archivio Castiglioni, che il Comune di Castiglione Olona custodisce a Palazzo Branda Castiglioni, ha aggiunto tasselli significativi: qui sono state trovate tre trascrizioni della bolla.
La trascrizione più antica, databile al 1583, è all’interno di un manoscritto rilegato che si apre con la prescrizione di san Carlo Borromeo affinché i curati facciano “un inventario di tutte le entrate e i beni stabili d’ogni sorte della lor chiesa et altre sottoposte a quella cura, con la nota delle sue scritture e ragioni, sottoscritta da Consoli o Giudici della sua terra”. Comprensibile dunque la presenza del testo della bolla, primo imprescindibile documento. L’annotazione che la bolla fu vista durante la visita pastorale di san Carlo del 1581 è importante testimonianza dell’esistenza in loco della stessa (nota 3).
Le altre due trascrizioni sono ottocentesche e confermano indirettamente la perdita della bolla nel già citato incendio di fine Settecento, con la conseguente necessità di reperire attestazioni certificate, prima a livello diocesano e poi pontificio.
Una trascrizione è del 1811 e deriva dagli Atti delle Visite Pastorali presso l’Archivio Arcivescovile (nota 4).
La terza e più recente trascrizione è del 1852 ed è tratta dal Registro delle Bolle, allora presso la Dataria Apostolica a Roma, con dichiarazione firmata del custode del Registro delle Bolle circa la correttezza di quanto riportato, seguita dall’autenticazione della firma, sottoscritta dal sostituto della Segreteria di Stato, con relativo corredo di timbri e sigillo (nota 5).

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Trascrizione bolla 1852, Archivio Storico di Casa Castiglioni, Palazzo Branda Castiglioni, Comune di Castiglione Olona.

Con i nuovi dati, emersi grazie all’indagine presso l’Archivio Castiglioni, è stato possibile effettuare una più precisa ricognizione presso l’Archivio Apostolico Vaticano, il cui felice esito si riferisce per la prima volta in quest’articolo: è stato identificato il registro, prima creduto perduto, contenente la trascrizione originale, quella con la quale la bolla fu registrata in Roma nel gennaio 1422 (nota 6).

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Trascrizione originale della bolla del 7 gennaio 1422, Archivio Apostolico Vaticano, Reg. Lat. 222, f. 237v (la prima di tre facciate).

È stata quindi verificata la sostanziale correttezza del testo consegnato ai posteri a fine Cinquecento da Matteo Castiglioni, al quale tutti gli storici hanno fatto finora riferimento studiando l’origine della Collegiata.
Il ritrovamento della più antica e ufficiale trascrizione, quale coronamento di un percorso progressivo di consapevolezza, ha dato nuove certezze che costituiscono un ottimo auspicio per le prossime celebrazioni del Sesto Centenario.

NOTE

[1] La bolla è alle pagine 65 e 66 del testo di Matteo Castiglioni. È possibile sfogliare online il libro conservato presso la Biblioteca Civica di Varese (pp. 73-74 del file): https://www.bdl.servizirl.it/vufind/Record/BDL-OGGETTO-5437

[2] Traduzione di Mons. Eugenio Cazzani in Castiglione Olona nella storia e nell’arte, Milano, 1966, p. 304.

[3] Archivio Storico di Casa Castiglioni (Palazzo Branda Castiglioni, Comune di Castiglione Olona), Capitolo, cartella 1, fascicolo 2.

[4]

Archivio Storico di Casa Castiglioni, Cappelanie, cartella 2, fascicolo 2.

[5] Archivio Storico di Casa Castiglioni, Arcipretura, cartella 1, fascicolo 1.

[6] Archivio Apostolico Vaticano, Reg. Lat. 222, ff. 237v-238v.

Chi desiderasse rimanere aggiornato sulle attività del Museo della Collegiata, con particolare riferimento al Sesto Centenario, potrà seguire i social sui quali ogni mese viene pubblicato un contenuto in preparazione dell’anniversario (FB @museocollegiata; IG @museocollegiata; TW @LaCollegiata); in alternativa potrà mandare richiesta di ricevere ogni aggiornamento via mail didattica@museocollegiata.it .

Aprile 2021

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