Ciotola di Auxerre con l’albero dell’amore e la Sankta Kolbmann

della Redazione di Antiqua

Nel marzo 2024 pubblicavamo un articolo in cui si parlava di un’incisione del XVI secolo, più precisamente un foglio di almanacco, raffigurante la “sankta kolbman”, una donna che scuote un albero carico di ometti mostruosi (nota 1).
Un anno dopo, in data 21 marzo 2025, la giornalista Giulia Mattioli ha postato sul sino on line di Repubblica un articolo dal titolo Diritto all’appetito: una storia di emancipazione femminile non ancora avvenuta, in cui parla di un nuovo saggio della giornalista Annabelle Hirsch, la quale “tratteggia i singolari punti in comune tra la storia della condizione femminile e quella dei piatti da portata …”.
La Hirsch, a sua volta, cita il saggio di Virginia Woolf intitolato Una stanza tutta per sé pubblicato nel 1929 in cui la scrittrice inglese scrive: “Che forza c’è dietro il semplice servizio di porcellana con il quale abbiamo pranzato?”
Di nuovo Giulia Mattioli: “È partendo proprio da un piatto da servizio, un manufatto ottocentesco decorato con un Arbre d’amour (Albero dell’amore), che Hirsch inizia la sua disamina sul simbolismo ricoperto dai servizi da tavola. L’autrice, che si è imbattuta in questa porcellana scorgendola nella vetrina di un antiquario parigino, descrive il suo particolare disegno: si tratta di un albero sui cui rami sono abbarbicati degli uomini che cercano di sfuggire all’ardore di un gruppo di donne, che in modi più o meno aggressivi e decisamente poco educati cercano di ‘coglierli’ come fossero frutti proibiti. Questo tipo di piatto veniva spesso regalato alle ragazze prossime alle nozze e attraverso questa scenetta buffa le metteva in guardia, dicendo loro di non uscire dal seminato, di non comportarsi ‘male’ altrimenti il mondo (il loro mondo) sarebbe caduto in preda al caos e alla follia”.
Chi è interessato all’aspetto “femminista” della questione può leggere l’articolo della Mattioli (nota 2), nonché i saggi della Hirsch e della Woolf.
A noi interessa al momento cogliere l’indicazione fornita circa il piatto ottocentesco decorato con un Arbre d’amour che ci ha consentito di identificare un manufatto che siamo lieti di presentare.
Si tratta di una ciotola (saldier) databile prodotto ad Auxerre alla fine del XIX secolo a dispetto della data 1775 che vi compare perché riproduce una tipologia in voga, soprattutto a Nevers, durante l’ultimo quarto del Settecento [Figure 1, 1a e 1b, nota 3].

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Figura 1. Ciotola decorata con il motivo dell’Albero dell’amore, maiolica policroma, diametro cm. 25, Auxerre, fine XIX secolo, mercato antiquario.

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Figure 1a e 1b. Particolari della ciotola di Figura 1.

Sulla sommità dell’albero, si vede un putto con arco e frecce riconoscibile come Cupudo-Amore anche se la scritta che lo sormonta recita Mr le trompeu[r]s, interpretabile come Mensieur le trompeur, espressione francese che significa “signore ingannevole”, forse alludendo alle insidie dell’amore.
Oltre a riportare L’arbre d’amour e la data 1775, il piatto è disseminato di scritte, alcune in rima, non sempre facilmente traducibili e/o interpretabili (nota 4)
Da un lato, le donne si rivolgono agli uomini in modo aggressivo, come aggressivo appare dall’illustrazione l’atteggiamento per indurli a scendere. D’altro canto, pare che alcune offrano loro dei regali e che, dopo le dichiarazioni di arrendevolezza degli uomini, le donne siano disponibili ad accoglierli amorevolmente.
Nella didascalia che accompagna la vendita della ciotola in rete si legge: “
Six femmes se trouve au pied d’un arbre dans lequel sont perchés dix hommes au faîte duquel trône un ange. À la recherche d’un mari, elles s’emploient à les séduire ou à les faire descendre par la force dans un but de conquête amoureuse. En cela l’iconographie est  avant-gardiste car elle donne l’initiative de cette conquête aux femmes. Les textes qui accompagnent les scènes, tant sur l’aile qu’au centre de la composition, sont toujours très croustillants, oscillant entre le l’amusant et le ridicule”, ossia: “… Sei donne sono ai piedi di un albero su cui sono appollaiati dieci uomini, sulla cui cima siede un angelo. Alla ricerca di un marito, lavorano per sedurlo o costringerlo a cedere con l’obiettivo della conquista romantica. In questo modo l’iconografia è all’avanguardia perché affida alle donne l’iniziativa di questa conquista. I testi che accompagnano le scene, sia sulle quinte che al centro della composizione, sono sempre molto nitidi, oscillando tra il divertente e il ridicolo …”.
Si tratterebbe quindi di un’interpretazione “femminista” che esalta l’audacia e l’intraprendenza delle donne, piuttosto che quella fornita sopra dalla Hisch – ammesso che avesse visto un piatto del tutto simile – secondo la quale il significato di questi piatti era di ammonimento affinché le donne avessero sempre un comportamento appropriato.
Sia quel che sia, appare innegabile che si possa mettere in relazione la scena raffigurata sulla ciotola con quella della Sankta Kolbmann di cui si parla nell’articolo citato in premessa.

NOTE

[1] Si rimanda all’articolo L’incisione di “Sankta Kolbmann” (marzo 2024) [Leggi].

[2] [Leggi].

[3] La ceramica di Auxerre meriterebbe una trattazione a parte. In rete non si trovano notizie in italiano, se non poche informazioni disseminate in varie proposte commerciali. Le proposte commerciali non mancano anche in lingua francese, però è reperibile un articolo in pdf intitolato Les faiences de l’auxerrois, scritto da M. A. Cherest e pubblicato nel Bulletin de la Société des Sciences Historiques et Naturelles de Lyonne, anno 1875, volume 29 [Leggi]; il maggior esperto risulta Camille Pellet autore del volume Les faïenceries de l’auxerrois, pubblicato dalle edizioni L’Armançon nel 1998.
Sulla ceramica di Nevers è più facile avere informazioni, anche se di carattere generale; il testo di riferimento è: Jean Rosen, La faïence de Nevers 1585-1900, 4 volumi, Faton 2011.

[4] Belles quitte moi ces amants ne sont pour vous que de glace deniches les desur cet arbre
Cessez de leur faire des presents
Coupes moj l’arbre par le tronc et moquez vous de leur audace faits les tomber sur place ce sont des laches et des [pottronc] Trad.: Belle, lasciatemi questi amanti non sono altro che ghiaccio per voi, trovateli su quest’albero
Smettetela di far loro regali
Taglia l’albero per il tronco e prendi in giro la loro audacia falli cadere sul posto sono codardi e […].
Mesdames nous allons tous descendre appaises toutes votre fureur nous allons tous vous donner nos coeurs que voulez vous dons entreprendre
Allons dessendez chere amants ne soyez plus rebelles vous serez cheris tendrement de vos maitresses qui vous sont fidelles
Trad.: Signore, scenderemo tutti, placheremo tutta la vostra furia, vi daremo tutti il ​​nostro cuore, cosa volete fare?
Andiamo giù, cari amanti, non siate più ribelli, sarete teneramente amati dalle vostre amanti che vi sono fedeli
D’agreable maniere recevez cette tabatiere Dune main la belle Susann avec son cordeau tire ce gros badeau de l’autre presente une canne
Trad.: Ricevi graziosamente questa tabacchiera. Da una parte la bella Susanna tira con la sua corda questa grande scatola, dall’altra presenta un bastone
La Charmant isabeau lui presente un beau chapeau
Trad.: L’Affascinante Isabella gli regala un bellissimo cappello
Courage Margot nous aurons piece ou morceau
Trad.: Coraggio Margerita, ne avremo un pezzo o un morso

Giugno 2025

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